Nella gola del torrente Susaibes e sul versante occidentale del Monte Toc (una piccola cima a Sud del Monte Raut), sono esposti gli effetti geologici e geomorfologici legati alla presenza di un’importante lineamento tettonico denominato Linea Barcis – Staro Selo.
• Ubicazione: Torrente Susaibes, Andreis (Pordenone).
• Grado d’interesse: regionale.
• Interesse scientifico: geologia strutturale, idrogeologia.
• Accessibilità: il sito è facilmente raggiungibile a piedi da Sott’Anzas, frazione di Andreis. La valle del torrente Susaibes è attraversata da un percorso escursionistico del “Parco Naturale Dolomiti Friulane” denominato Anello del Monte Cjavac.
DESCRIZIONE
(a cura di Santo Gerdol, Billy Figus e Furio Finocchiaro)
Risalendo la Val Susaibes (affluente del torrente Alba) il sito appare improvvisamente, con una brusca variazione nella percezione del paesaggio. Le manifestazioni più evidenti degli effetti delle deformazioni si riscontrano lungo una fascia ampia circa 300 metri, a cavallo della II briglia presente sull’alveo del torrente.
La Linea Barcis – Staro Selo, orientata grossomodo lungo la direttrice Est-Ovest è legata alla fase deformativa Neoalpina, sviluppatasi a partire dall’Oligocene superiore fino al Pliocene e anche al Quaternario.
Si tratta dello scorrimento più esterno tra quelli che si sviluppano nella zona centrale del Friuli e determina, in quest’area, l’accavallamento della Dolomia Principale (Triassico superiore) sulle torbiditi eoceniche e, in parte, sulle molasse mioceniche. Lungo la Val Susaibes, impostatasi in corrispondenza di una dislocazione trasversale alla Linea Barcis – Staro Selo, le scaglie tettoniche, costituite da Dolomia Principale, si affastellano le une sulle altre con trasporto verso Sud, formando una complessa antiforme frontale.
Gli strati dolomitici si presentano verticalizzati, con diffusi ed evidenti specchi di faglia. L’enorme pressione sviluppata e l’elevato attrito hanno determinato la cataclasi delle dolomie in diverse fasce disposte lungo allineamenti trasversali alla valle.
Lungo i versanti si nota la diffusa presenza di aree soggette ad erosione accelerata. Tutto ciò determina una notevole produzione di detrito ghiaioso, anche grossolano, che si accumula in alveo. A causa dell’elevato grado di fratturazione delle rocce e della continuità dei processi erosivi, i versanti risultano privi di vegetazione arboreo-arbustiva.
Alcuni toponimi locali sono significativi dell’elevata instabilità dei versanti: si distinguono Plangiaria (“piano della ghiaia”), Gravons (ghiaioni) e Monte Toc (“monte marcio”).
A monte della II briglia, lungo il torrente si osserva inoltre una vistosa piega a ginocchio che determina la giacitura verticale degli strati.
• Bibliografia essenziale:
- Broili L., Aspetti geologici, idrologici, geomorfologici e paleontologici di rilievo naturalistico. In: Parco naturale delle Prealpi Carniche. – P.C.S. Trieste, 1989.
- Carulli G.B., Carta Geologica del Friuli Venezia Giulia, scala 1:150.000. Firenze, 2006.
- Fabbro P., Tondolo M & Toniutti M., Sentiero naturalistico del Mont Cjavac. Parco Naturale Prealpi Carniche. Udine, 1994.
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