E’ un sito di primaria importanza in quanto rappresenta un rarissimo caso di sistema piattaforma carbonatica-bacino del Triassico superiore conservata in ogni sua parte, e quindi da utilizzare come chiave di lettura dell’evoluzione di una piattaforma di vastissime dimensioni quale era quella della Dolomia Principale. E’ uno dei siti che, nell’insieme delle Dolomiti, è stato inserito nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
• Ubicazione: Passo di Suola, versante NordEst Monte Pramaggiore, Forni di Sopra (Udine).
• Grado d’interesse: sovranazionale.
• Interesse scientifico: geologia stratigrafica, geomorfologia.
• Accessibilità: è visibile da Passo di Suola (1994 m), che si raggiunge con circa 3 ore di cammino e 1100 m di dislivello da Forni di Sopra. Da località Andrazza sentiero CAI 362 fino al Rifugio Flaiban-Pacherini (1587 m); poi sentiero CAI 363.
DESCRIZIONE
(a cura di Maurizio Ponton)
Per chi giunge a Forni di Sopra provenendo da Tolmezzo ed osserva i monti in destra Tagliamento, nota una fitta serie di vette appuntite a formare delle creste che orlano grandi pareti di roccia chiara ben stratificata facenti parte dei gruppi del Monte Pramaggiore e del Monte Cridola; esse sono costituite delle facies di piattaforma carbonatica della Dolomia Principale.
Tutti i monti che precedono queste vette, posti più ad oriente, sono invece più bassi e molto boscosi, hanno un profilo dimesso e sono costituiti dalle successioni dolomitiche bituminose bacinali della Dolomia di Forni. Alla testata della Val di Suola vi è la zona di transizione fra i due ambienti.
Presso Passo di Suola, è possibile valutare da vicino (da Ovest verso Est) in tutte le sue parti la transizione dalla piattaforma al bacino attraverso una zona di scarpata.
La piattaforma (Torre Comici, Cime Fantulina) è costituita dalla tipica alternanza ciclica di bancate grigio chiare di dolomia cristallina massiccia e dolomia bianca laminata stromatolitica. La piattaforma esterna-margine (Croda di Sion, Cjastiel) presentano una progressiva scomparsa dei cicli a favore di livelli bioclastici con alghe calcaree e a corpi massicci biocostruiti con duomi stromatolitici, incrostazioni algali sferiche (oncoliti) e incrostazioni a serpulidi.
La zona di scarpata è caratterizzata da evidenti clinostratificazioni: livelli detritici inclinati lungo il pendio che scendeva verso il bacino più profondo. Quest’ultimo, rappresentato nel Monte Rua presenta doloareniti e dolomie microcristalline grigio scure o nerastre.
Scendendo dal Passo di Suola verso la Val Rovadia si possono osservare le dolomie scure fittamente stratificate della Dolomia di Forni, alternate ancora a qualche corpo di doloareniti.
Il percorso da Andrazza al Passo di Suola si snoda in un ambiente alpino di maestosa bellezza fra incombenti torrioni, pareti e ampi scorci panoramici sulle Alpi Carniche, attraversando estesi ghiaioni e circhi glaciali.
• Bibliografia essenziale:
- AA.VV., Nomination of the Dolomites for inscription on the World Natural Heritage List UNESCO. 2006.
- Carulli G.B., Cozzi A., Longo Salvador G., Pernarcic E., Podda F. & Ponton M., Geologia delle Prealpi Carniche (con carta geologica 1:50.000). Udine, 2000.
- Cozzi A. & Podda F., A platform to basin transition in the Dolomia Principale of the Monte Pramaggiore area, Carnian Prealps, Northern Italy. Roma, 1998.
- Cozzi A., Facies patterns of a tectonically-controlled Upper Triassic platform-slope carbonate depositional system (Carnian Prealps, NE Italy). Erlangen, 2002.
- Ponton M. (a cura di), Rapporti fra piattaforme e bacini naftogenici: esempi del Triassico sup. In: Guida alle escursioni. S.G.I. 80a Riunione Estiva. Trieste, 2000.
- Ponton M. & Carulli G.B., Itinerario 3, seconda parte, Sosta 4.22 – Passaggio Permiano-Triassico. In: Guide Geologiche Regionali – Volume 9. Milano, 2002.