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“Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette”
I cambiamenti climatici non conoscono confini politici, ma hanno un impatto globale. Nell’area transfrontaliera troviamo ecosistemi molto spesso legati tra loro e una ricca biodiversità subordinata, in gran parte, alle condizioni climatiche.
Su scala globale questo territorio rientra tra le zone più a rischio ed è per questo d’importanza strategica per il monitoraggio dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla diversità biotica e indirettamente sull’economia, sul turismo, sull’agricoltura, sulla pesca e sulla componente sociale dell’area.
Climaparks “Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette : è il titolo del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia, finanziato dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale e da fondi nazionali. Tale progetto, partito nel mese di maggio 2010, avrà termine in ottobre 2013. Viene portato avanti dal Parco Dolomiti Friulane assieme ad altri otto partner, italiani e sloveni:
- Triglavski narodni park (Lead Partner)
- Krajinski park Strunjan
- Park Škocjanske jame
- Soline, pridelava soli d.o.o.
- Parco Naturale delle Prealpi Giulie
- Parco Naturale regionale delle Dolomiti Friulane
- Parco Regionale Veneto Delta del Po
- Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna
- Provincia di Ravenna
Nella collaborazione sloveno-italiana sono rappresentate la regione del Litorale sloveno (parte nord-adriatica), del Carso e la regione montana (alpina).
Il progetto è nato con lo scopo di studiare il fenomeno dei cambiamenti climatici e di scoprire quali possibili effetti questi avranno sul territorio.
Nell’ambito del progetto verrà adottato un sistema unificato di monitoraggio e di analisi dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità per tre diverse aree della regione: ambiente montano e marittimo e il territorio carsico in mezzo. Il sistema unificato garantisce la comparabilità dei dati raccolti a livello regionale. Proprio la diversità di queste zone potrebbe rappresentare un indicatore a livello regionale e globale dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità e di conseguenza sulla vita degli abitanti anche in senso economico (pesca, agricoltura e turismo). Analogamente vogliamo creare alcuni esempi di buona prassi nella gestione dei parchi per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente: utilizzo di fonti rinnovabili di energia, utilizzo di materiali riciclabili e di metodi ecocompatibili nella progettazione dei parchi. I punti sopra citati verranno promossi nell’ambito della rete di info centri, collegati con gli info point sui cambiamenti climatici, con programmi speciali, laboratori didattici, mostre e altro.
Le attività del progetto comprendono le seguenti principali sezioni operative:
- raccogliere, analizzare e confrontare i dati sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità delle aree protette;
- analizzare i flussi dei visitatori e adattare la gestione del parco
- sviluppare dei progetti pilota per creare degli esempi di buona prassi.
Nella pratica le sezioni operative vengono suddivise in workpackages:
WORKPACKAGE 1 – COORDINAMENTO E GESTIONE
WORKPACKAGE 2 – MONITORAGGIO E ANALISI DELL’IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ
METODOLOGIA UNIFORMATA DI MONITORAGGIO
Il parco ha affidato lo studio al Museo di Storia Naturale di Udine che ha prodotto il documento:
MONITORAGGIO DI HABITAT E SPECIE FLORISTICHE DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE
Ciadin del Mela – Val Settimana – Claut (PN)
Il servizio di Monitoraggio di Habitat e specie floristiche del Parco Naturale Dolomiti Friulane è stato affidato allo Studio Associato Dottori Forestali Cassol e Scariot che attualmente stanno monitorando il territorio del Parco.
Allegato fotografico alla carta
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA NATURA
Sulla base dei dati raccolti durante il monitoraggio in campo verrà affidato lo studio dei possibili effetti che i cambiamenti climatici potranno avere sugli habitat e su alcune specie floristiche.
Lo studio finale sull’effetto dei cambiamenti climatici sugli habitat del Parco Dolomiti Friulane è stato portato a termine dal tecnico naturalista Giuseppe Oriolo.
Relazione finale tecn. naturalistico G. Oriolo
WORKPACKAGE 3 – GESTIONE SOSTENIBILE: I PARCHI COME ESEMPIO DI BUONA PRASSI
All’interno di questo WP il Parco svolge tre diverse attività:
VIAGGIO STUDIO
Il Parco ha partecipato alle visite in due parchi all’interno dell’UE che sono considerati esemplari per quanto riguarda l’implementazione di soluzioni per rispondere ed adattarsi ai cambiamenti climatici, che possono fungere da esempio per il settore dell’efficienza energetica, per l’utilizzo di materiali ecosostenibili e di metodi di trasporto ecosostenibili.
REALIZZAZIONE DI UN PIANO ENERGETICO
Strumento con il quale delineare obiettivi, strategie, azioni e risorse necessarie a porre in atto azioni di contenimento delle emissioni atmosferiche di gas serra, di riduzione dei consumi energetici dell’ente Parco e di sfruttamento delle fonti rinnovabili d’energia.
Documento – Realizzazione di un piano energetico
COSTRUZIONE DEL CENTRO VISITE DI CLAUT
Grazie ai fondi del progetto Climaparks verranno realizzati interventi di completamento della struttura già esistente utilizzando dei materiali naturali ed ecologici, con alto potere isolante, sia per quanto riguarda gli isolamenti delle pareti e dei solai, sia per i serramenti esterni nonché l’installazione in copertura di un impianto a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, con potenzialità di circa 12 Kw.
WORKPACKAGE 4 – PROGETTAZIONE SOSTENIBILE: LA RETE DEI CENTRI D’INFORMAZIONE
MONITORAGGIO DEL FLUSSO DI VISITATORI E POSIZIONAMENTO DI SISTEMI AUTOMATICI DI CONTEGGIO
Il conteggio del numero dei visitatori è importante per due motivi:
- Adeguamento di gestione del parco in base al numero dei visitatori (es. maggiore afflusso nelle aree con la flora e la fauna a rischio)
- Il monitoraggio dei trend nell’arco di lunghi periodi fornirà un’immagine sui movimenti delle visite all’interno dei singoli parchi a livello regionale (es. In quale zona della regione le visite aumentano e dove diminuiscono)
Per far ciò il Parco ha affidato alla ditta STAF di Barcis il servizio di conteggio dei visitatori nelle zone e nei periodo di maggior afflusso di visitatori e contestualmente ha posizionato due contatori automatici in due zone particolarmente frequentate, per monitorare tutto l’anno il flusso di visitatori.
ACQUISTO DI UNA STAZIONE METEOROLOGICA
È previsto dal progetto Climaparks che i singoli partner siano dotati di almeno una stazione meteorologica per la raccolta di dati sulle condizioni climatiche. I dati verranno salvati e man mano andranno a costruire un database sulle condizioni climatiche nei singoli parchi. Il Parco Dolomiti Friulane aveva già una stazione meteo attiva posizionata sopra il Centro Visite di Cimolais, ma ha voluto incrementare questa rete informativa installando un’altra stazione a Poffabbro. I dati delle due stazioni meteo sono consultabili giornalmente dal sito del Parco.
ATTIVITÀ CON LE SCUOLE
Nell’ambito del progetto CLIMAPARKS l’Ente Parco assieme ai partner di progetto, si è proposto di svolgere anche attività di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e sulla conservazione della biodiversità e di un rapporto sostenibile per l’ambiente nelle aree protette.
In tale contesto l’Ente ha voluto coinvolgere le Scuole Primarie e Secondarie di Primo grado che si trovano nei Comuni dell’area protetta con l’obiettivo di svolgere un programma di attività destinate a divulgare e a far conoscere alle scuole locali il progetto Climaparks e di sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti ad un approccio di vita sostenibile per l’ambiente.
L’adesione da parte delle scuole è stata buona, e dal mese di novembre, grazie alle Guide Naturalistiche del Parco sono partite le prime attività.
La finalità principale dell’attività didattica sarà quelle di sensibilizzare gli studenti delle scuole locali al fenomeno dei cambiamenti climatici, stimolandoli ad adottare comportamenti e stili di vita più sostenibili, anche attraverso la conoscenza del territorio. Nella pratica le Guide svolgeranno degli interventi in classe per preparare i ragazzi attraverso esperimenti e giochi e li accompagneranno poi in un’escursione sul nostro territorio per farli “toccare con mano” la fragilità della biodiversità e gli effetti che stanno avendo i cambiamenti climatici sulla flora e sulla fauna locale.
L’intera attività si svolgerà durante l’anno scolastico 2012/2013 e la partecipazione delle scuole a tale iniziativa è gratuita, grazie al finanziamento dei fondi del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.
Presentazione Climaparks Scuole