ANDREIS (PN)

Centro di recupero dell’avifauna ferita

Il Centro recupero rapaci di Andreis è una struttura del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane deputata allo studio, al recupero ed alla reintroduzione in natura di rapaci feriti o in difficoltà.
L’esposizione sull’avifauna inaugurata nel 2001 è molto interessante e comprende una collezione ornitologica di oltre 200 esemplari naturalizzati rappresentanti le diverse specie di uccelli presenti non solo nel Parco ma nell’intera Regione.

Museo Etnografico dell’Arte e della Civiltà Contadina di Andreis

Il Museo dell’Arte e Civiltà Contadina di Andreis, sistemato nella sede dell’ex municipio adiacente alla piazza, venne aperto al pubblico nel luglio del 1981.
Fino ad oggi, numerosi sono stati i visitatori provenienti sia dall’Italia che dall’Estero che hanno potuto vedere gli oggetti e gli attrezzi da lavoro presenti. In particolare hanno potuto ammirare la ricostruzione dell’interno della tipica casa andreana, la fucina del fabbro, le tabaccherie e i pettini in osso, le belle raganelle pasquali (cràceles), la lavorazione delle scarpetes e molte altre cose.

NATURE TRAIL MOUNT CIAVAC AND FAULT PERIADRIATIC

La Faglia Periadriatica è un’importante dislocazione tettonica (piega-faglia) che attraversa da Est a Ovest tutto il Friuli e possiede un piano di scivolamento che determina il sovrascorrimento della Dolomia Principale mettendo a contatto rocce appartenenti ad età e livelli diversi.

Val Cimoliana

La Val Cimoliana si trova nelle Dolomiti d’Oltre Piave, in alta Valcellina, al confine centro occidentale del Friuli-Venezia Giulia con il Veneto. Essa, dall’abitato di Cimolais si snoda tortuosamente per circa 18km in direzione N-NE tra ripide pareti modellate dalle erosioni glaciali, e su un fondo ricoperto dai detriti alluvionali trasportati dal torrente Cimoliana.

Sentiero delle Bregoline: Casera Bregolina Grande

Questo itinerario, che si addentra nel gruppo del Pramaggiore (Pramaór), offre la più suggestiva finestra sulle cime dolomitiche degli Spalti di Toro e dei Monfalconi, gioielli incastonati nella splendida Val Cimoliana (Thimoliana).

Campanile di Val Montanaia

The Campanile of Val Montanaia is located in the namesake valley, in the upper Val Cimoliana. It is a spectacular and wildly beautiful spire 300 meters high and with a base of 60 meters; it stands out against the sky at the center of the valley, in a position considered unique in the world. It is the result of alpine erosion, especially the one implemented by the great glaciers which covered and gave the current shape to the main valleys. In mountaineering it is known everywhere; it was climbed for the first time in 1902 with a daring, risky and exposed climbing. Now the climbing is safer thanks to materials, specific and tested techniques and fittings, but it is not to be underestimated. The easiest route to get closer to admire the “Campanile” is Val Cimoliana.

Impronte di Dinosauro a Casera Casavento

La mattina del 30 settembre 1994 un gruppo scolastico in visita d’istruzione al Parco scopre casualmente le prime impronte fossili di Dinosauro teropode del Parco, impresse su di un masso di Dolomia Principale, una formazione rocciosa depositatasi nel triassico superiore, più di duecento milioni di anni fa.

Sentiero Natura del Col dei Piais e Truoi de l’Arthith

Questi due itinerari, abbinabili, si inseriscono tra i Sentieri Natura del Parco alla portata di tutti. Dopo avere attraversato la vecchia borgata di Massurie, al Col dei Piais sale un comodo sentiero con pendenza sempre moderata, mentre tra i verdi prati dell’Arthith un altro itinerario suggerisce il rientro attraverso una rilassante e breve passeggiata.

Strada degli Alpini

The itinerary offers the opportunity to travel the path traced by the Alpini (Italian alpine troopers) during the first years of the ‘900 and became the scene of violent fights during the First World War. Geologically important thanks to the recent discovery of dinosaurs’ fossil footprints located near the alpine hut Casavento.

La Frana e la Diga del Vajont

A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, a poche centinaia di metri a monte della confluenza con il Fiume Piave, il Torrente Vajont fu sbarrato, a scopi idroelettrici, da una diga. Tale impianto non entrò mai ufficialmente in funzione perché una gigantesca frana colmò parzialmente il serbatoio provocando una terribile ondata e quasi 2.000 vittime.

Sentiero del Carbone

It is a path that connects ideally the entrance to the picturesque Val Zemola (Erto) to the village of Casso. It is a path where once people carried on the shoulder charcoal of the Val Zemola woods. Trail “between legend and reality”, it runs through the village of San Martino in Erto and leads us to discover the ancient legends handed down in the valley, first of all the one of Queen Claudia’s castle.

Libri di San Daniele

I leggendari libri di San Daniele del Monte Borgà si presentano all’osservatore come vere e proprie cataste di lastroni rocciosi costituiti da Rosso Ammonitico (facies del Calcare di Soccher). Si tratta di ammassi rocciosi residui, che dalla dislocazione piega-faglia del Monte Borgà, essendo costituiti da roccia molto resistente, hanno trovato una loco collocazione su un piccolo pianoro poco sotto la cima del Monte Piave.

La palestra di roccia

La palestra di roccia alla diga del Vajont (Erto) è nata nel 1978 ed è una delle più conosciute falesie di arrampicata la mondo. Sotto il roccione di Moliesa esistono più o meno 300 vie di arrampicata di ogni grado. Nella parte centrale, quella colo giallo ocra, si concentrano le maggiori difficoltà. In quel settore vi sono vie che arrivano fino all’8c, cioè 11° grado.