Il massiccio del monte Raut è il gruppo montuoso più meridionale del territorio del Parco; la vetta con i suoi 2025 m slm, domina la pianura friulana e permette di spaziare sull’Adriatico dal Golfo di Trieste a Venezia.
COMUNE
FRISANCO
PARTENZA
FORCELLA DI PALA BARZANA
ARRIVO
MONTE RAUT
PERIODO CONSIGLIATO
GIUGNO – SETTEBRE
TEMPO DI PERCORRENZA
7 – 8 ORE
PUNTI DI APPOGGIO
ASSENTI
Il sentiero parte da forcella di Pala Barzana, lungo la strada che collega la val Colvera alla valle di Andreis. Nel primo tratto sale verso Nord in un alternarsi di prati e bosco rado. Superati i primi cento metri di dislivello la pendenza diminuisce e il sentiero attraversa un’ampia zona dirupata, quasi priva di vegetazione, costituita da rocce fratturate e vasti ghiaioni detritici. Ci troviamo in corrispondenza del sovrascorrimento Periadriatico, un’importante dislocazione tettonica che porta le dolomie triassiche che costituiscono il massiccio a sovrascorrere verso Sud sui calcari cretacici dei monti Fara e Jouf. Oltrepassata quest’area il sentiero rientra nel bosco, qui costituito da specie in grado di crescere in questi suoli aridi esposti a mezzogiorno. Si prosegue ancora verso Nord fino a giungere ai ruderi della casera di Pala Barzana fatta costruire dai conti di Maniago negli anni ’30 del secolo scorso. Questa struttura veniva utilizzata, durante la stagione estiva, per l’alpeggio di manze a causa del foraggio povero e quindi poco adatto alle mucche da latte. Oltre la casera il sentiero attraversa i pascoli del Raut verso NordEst fino ad un piccolo ruscello quasi sempre privo d’acqua (rio Grande). All’altezza del rio il sentiero piega a Nord seguendo una linea di impluvio con pendenze via via crescenti fino a forcella Capra (1824m slm). Nella stagione delle fioriture il percorso tra la casera e la forcella permette di osservare tra gli altri: il giglio di Carniola, l’asfodelo e il narciso, sui prati; il cinquefoglia delle Dolomiti, il raponzolo di roccia e l’Arenaria di Huter negli ambienti rocciosi. Dalla forcella si segue la cresta, prima verso Ovest e poi in direzione NordOvest; lungo quest’ultimo tratto deve essere superato un gradino roccioso alto qualche metro (cordino in ferro). Il panorama dalla cima è veramente notevole: a Sud la pianura e il mare, ad Ovest il gruppo del monte Cavallo, a Nord gli altri rilievi del Parco.
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