Il percorso, cha ha inizio dal paese di Tramonti di Sopra, raggiungere il lago del Ciul e il sentiero che lo costeggia. L’itinerario risale il corso del torrente Meduna, con uno sviluppo considerevole e pendenze modeste, in un ambiente selvaggio in cui si trovano le pozze smeraldine, i resti dell’antico paese di Frassaneit e il silenzio dei canali di meduna.
COMUNE
TRAMONTI DI SOPRA
PARTENZA
TRAMONTI DI SOPRA
ARRIVO
TRAMONTI DI SOPRA
PERIODO CONSIGLIATO
MAGGIO – NOVEMBRE
TEMPO DI PERCORRENZA
5 – 6 ORE
PUNTI DI APPOGGIO
BIVACCO FRASSANEIT
Da Tramonti di Sopra si seguono le indicazioni per Frassaneit, Lago del Ciul e Pozze Smeraldine; la strada principale lascia posto ad una pista forestale che si inoltra nel Canale di Meduna fino ad interrompersi in corrispondenza di un piazzale, da cui parte l’ampia mulattiera che conduce in breve ad un ponte in acciaio (Ponte Rusubet), dal quale si possono ammirare la cascata generata dal Rug (Rio) della Ira e le Pozze Smeraldine. L’attenzione è catturata dagli enormi macigni semi sommersi che, ostruendo il normale corso del fiume, contribuiscono a generare deliziosi laghetti, in parte formati in delle cavità circolari per la stessa azione erosiva delle acque. Si prosegue in quota costeggiando le pareti a picco e dopo circa un’ora e mezza dalla partenza si giunge alle prime due case di Frassaneit di Sotto, le uniche abitazioni attualmente ristrutturate. La borgata di Frassaneit è divisa nelle frazioni di Sotto e di Sopra. Nelle sue case, fino al primo dopoguerra, abitavano una dozzina di famiglie, e molti passavano lì anche tutto l’inverno. Proseguendo il percorso sulla mulattiera superiamo prima il ponticello sul Rug del Giavòns, da dove, volgendo lo sguardo verso i monti, è possibile ammirare l’Aquila del Frascola, un’imponente struttura rocciosa che ricorda la forma del grande rapace. Si giunge al Bivacco Frassaneit, realizzato mediante la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico, e al nucleo di case diroccate di Frassaneit di Sopra. Il sentiero, più contenuto come dimensioni, raggiunge la diga e il Lago del Ciul. Ora il percorso, senza attraversare la diga, costeggia il lago, oltrepassando il Rio della Val Curta e raggiungendo l’ampia insenatura del Canal Grande di Meduna, che si attraversa mediante una passerella pedonale. Oltre la passerella, il sentiero consente di pervenire al terrazzamento naturale di Selis, in cui sono visibili i ruderi di un’ulteriore borgata abbandonata e ciclicamente sommersa dal lago.
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